Il Dono dell’Obliquità

L’altro giorno ho ritrovatdono-obliquitao un vecchio libro (del 1990) intitolato “Il dono dell’obliquità – breviario di eloquenza politica”, un’antologia di strafalcioni pronunciati da politici .

Ecco alcuni dei brani che mi hanno divertito:

C’è sempre un punto di partenza politico, ora prima ora poi, all’inizio o alla fine di un ragionamento, o anche fuori da un qualsiasi ragionamento, per così dire

E’ una delibera che si rivolge alle donne, agli emarginati, agli anziani cronici.

Il cadavere aveva un parente.

Non dimentichiamoci che ci sono anche salme che muoiono in casa.

Certi materiali, come si sa, accutiscono il rumore.

Ho appreso la notizia con molto paté d’animo.

La morte lo ha colto da vivo.

Non sarà mica il Courvoisier degli architetti, per fargli costruire i docks di Venezia!

Sarò brevissimo, anzi telepatico.

Noi siamo qua, con la nostra linearità, disponibili per essere una prospettiva.

Ci sono stati ottantuno morti, di cui dieci gravi.

Apprezzo il sindaco che è rimasto qui seduto dalle ore 16; io non ce l’avrei fatta. Il vice sindaco invece non ha brillato per la presenza sederale.

Ci sono fattori endogeni e fattori estrogeni.

Chiedo scusa se parlo a bassa voce, ma soffro di una bronchite postuma.

Non vorrei che si chiudessero le porte della stalla quando si sarà già in tempi di vacche magre.

I funerali della mezzala del Circolo dipendenti si sono disputati alla presenza del signor sindaco.

Posto al tavolo della discussione, questo progetto ha un peso ponderale notevolissimo.

Palermo è un esempio della laicità clericale dei gesuiti.

Mi rendo conto che qui c’è stato un qui pro quo invertito.

Chi si scotta con l’acqua fredda, dopo ha paura anche di quella gelata.

Il caso-alghe è drammatico, ricordiamoci che le coste italiane sono bagnate per il 90 per cento dall’acqua.

Siamo come un uccello sul ramo, rischiamo di venire centrati dai mezzi in transito in ogni momento; ci vuole un semaforo.

In quella zona ci sono vie di accesso e di decesso.

Le strade di nuova costruzione difettano di carenza di alberature

La preoccupazione era che lo spostamento dell’ubicazione danneggiasse il rallentamento dell’esecutività dell’opera.

Nel centro della città ci sono patrimoni storici e patrimoni coloratici.

Sarò dattilografico.

La sua personalità è entrata lì, come un carro armato, a vele spiegate.

La patata bollente che si è preso rischia di scoppiargli in mano.

Lascio a voi sbrogliare questa patata bollente.

Cosa fatta K.O.

Gli abbiamo fatto  l’identitic.

Si tratta di un museo così moderno che non è stato ancora inaugurato.

La programmazione sarà decennale o quindicinale.

Sono addendi interni la cui temporalizzazione può essere combaciata con dieci anni.

Il tempo ristagna tutte le difficoltà, anche le più ostiche.

Non ci dobbiamo chiedere: “è un giallo, un moro, un bianco?” messi di fronte allo schermo di Le Corbusier, tutti gli uomini sono uguali, al buio.

Se abbiamo venti milioni di deficit, intanto potremmo cominciare a spendere quelli.

Il bilancio è in abbondante pareggio.

Ho sputato sette camicie per convincere il mio gruppo a votare sì.

Nell’ambito dell’esposizione cinofila patrocinata dall’assessorato all’Ecologia, sono stati premiati anche i temi dei ragazzi classificati nel concorso riservato ai cani.

Questa è una posizione da esprimere in positivo con un sì negativo.

A forza di ragionare sembra di essere scemi.

Le nuove tecnologie hanno evitato ai panettieri il sacrificio umano notturno

Non ho il dono dell’obliquità.